Istituto Statale
IstruzioneSuperiore

“ J. F. Kennedy “
Monselice (PD)

Biblioteca on line

 home 

Quotidiani

Riviste

Videoteca

Catalogo

Regolamento

Orario

Giornalino

 

recensioni

Antonia ARSLAN,

La masseria delle allodole ,

Rizzoli, 2005

Ispirato ai ricordi familiari dell'autrice, il racconto della tragedia di un popolo "mite e fantasticante", gli armeni, e la struggente nostalgia per una terra e una felicità perdute. La masseria delle allodole è la casa, sulle colline dell'Anatolia, dove nel maggio 1915, all'inizio dello sterminio degli armeni da parte dei turchi, vengono trucidati i maschi della famiglia, adulti e bambini, e da dove comincia l'odissea delle donne, trascinate fino in Siria attraverso atroci marce forzate e campi di prigionia. In mezzo alla morte e alla disperazione, queste donne coraggiose, spinte da un inesauribile amore per la vita, riescono a tenere accesa la fiamma della speranza; e da Aleppo, tre bambine e un "maschietto-vestito-da-donna" salperanno per l'Italia...
Un libro bellissimo e commovente che racconta con estrema semplicita' un dramma che da troppo tempo è finito nel dimenticatoio

                                                                             Isabella Raccanello


 

“IO MI SONO SEDUTA, UN GIORNO DI MAGGIO,AD ASCOLTARE E A SCRIVERE. ED E’ STATO COME TESSERE UN TAPPETO”, dice Atonia Arslan, l’autrice di questo romanzo.
Maggio 1915: comincia l’odissea del popolo armeno. Uomini e bambini sono invitati a partecipare ad una riunione in paese, un ritrovo che avrà per tutti lo stesso odore di sangue,di morte, d’addio. E per le donne comincia il loro calvario segnato da marce
 lunghissime e strazianti, grandi umiliazioni, tante crudeltà. E’ la diaspora, che porterà gli armeni a disperdersi nel mondo, conservando nel cuore la struggente nostalgia per una patria e una felicità perdute. “La masseria delle allodole” con la sua trama avvolgente e
particolarmente improntata sulla storia di una famiglia armena (la famiglia di Antonia Arslan), mette così in luce la storia di un popolo vittima del genocidio turco: il primo del XX secolo ma gli armeni non si piegheranno, il coraggio di donne straordinarie come Shushanig, Ismene, Azniv, Veron sarà la chiave di salvezza armena. Ed è grazie a questo romanzo che oggi possiamo ancora ricordare, con molta amarezza, la triste sorte di questo popolo che ha il diritto e il dovere da parte nostra, di non essere dimenticato.
                                                                               Irene Giosuato

 

 

ISIS J.F.Kennedy Monselice                                                                                                                                                             © raccisa 2006